I legami intermolecolari
I legami intermolecolari
I legami intermolecolari sono forze di attrazione che si instaurano tra le molecole e influenzano molte proprietà delle sostanze, come il punto di fusione, il punto di ebollizione e la solubilità. A differenza dei legami covalenti, ionici o metallici, che si formano tra gli atomi all’interno di una molecola o di un solido, i legami intermolecolari sono più deboli e agiscono tra molecole diverse.
Esistono tre principali tipi di legami intermolecolari detti forze di Van der Waals: forze di London, interazioni dipolo-dipolo e legami a idrogeno.
-
Forze di London
Sono le più deboli tra le interazioni intermolecolari e si verificano tra tutte le molecole, anche quelle apolari. Derivano dal movimento degli elettroni negli atomi e nelle molecole, che può creare temporaneamente delle piccole cariche elettriche dette dipoli istantanei. Questi dipoli inducono a loro volta delle cariche su molecole vicine, generando una debole attrazione. -
Interazioni dipolo-dipolo
Si verificano tra molecole polari, cioè quelle in cui la distribuzione degli elettroni crea un polo positivo e uno negativo. Le molecole si attraggono allineando la parte positiva di una con la parte negativa dell’altra. Queste forze sono più forti delle forze di Van der Waals, ma comunque più deboli dei legami chimici veri e propri. -
Legami a idrogeno
Sono le interazioni intermolecolari più forti e si verificano quando un atomo di idrogeno è legato a un atomo fortemente elettronegativo (fluoro, ossigeno o azoto) e interagisce con un’altra molecola. Questo tipo di legame è responsabile di molte proprietà particolari dell’acqua, come la sua elevata tensione superficiale e il suo alto punto di ebollizione rispetto ad altre molecole di massa simile.
I legami intermolecolari sono fondamentali per la chimica e la biologia, poiché regolano fenomeni essenziali come la dissoluzione delle sostanze, la struttura delle proteine e il comportamento dell’acqua, il solvente della vita.


