La Riforma Gentile
La Riforma Gentile è una riforma del sistema scolastico italiano realizzata nel 1923 sotto il governo di Benito Mussolini. Prende il nome dal filosofo e ministro dell’Istruzione Giovanni Gentile, che ne fu l’ideatore principale. Questa riforma, di ispirazione idealistica e tradizionale, è considerata una delle più significative nella storia della scuola italiana e ha avuto effetti duraturi, alcuni dei quali sono ancora visibili oggi.
Caratteristiche principali della Riforma Gentile:
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Centralità della cultura classica: La riforma puntava a dare importanza alla cultura umanistica e classica. Il liceo classico venne considerato il percorso più prestigioso, destinato a formare la futura classe dirigente. Le altre scuole secondarie (come il liceo scientifico o l’istituto tecnico) erano considerate di minor valore rispetto al classico.
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Selezione e rigore: Gentile era convinto che la scuola dovesse essere selettiva, destinata solo agli studenti ritenuti meritevoli. Gli studenti venivano valutati in modo rigido e disciplinato, con l’obiettivo di formare persone capaci e motivate.
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Riforma dei cicli scolastici:
- Scuola elementare: Istruzione obbligatoria
- Scuola media: Un triennio introdotto per proseguire l’istruzione, orientando gli studenti verso l’avviamento professionale o il liceo.
- Scuola superiore: Dopo la scuola media, gli studenti potevano scegliere tra vari percorsi, come il liceo classico, il liceo scientifico, l’istituto tecnico e l’istituto magistrale.
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Insegnamento della religione: Gentile introdusse l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole elementari, in accordo con la Chiesa, poiché riteneva che fosse essenziale per formare moralmente i giovani.
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Ruolo centrale dell’insegnante: Gli insegnanti venivano formati in maniera rigorosa e dovevano svolgere un ruolo guida e di esempio per gli studenti, assumendo una figura di riferimento intellettuale e morale.
Critiche e controversie:
La riforma Gentile è stata molto criticata perché fortemente elitaria, penalizzando gli studenti con difficoltà economiche e sociali e favorendo l’accesso alle classi superiori solo a chi poteva permettersi un’istruzione di qualità. Inoltre, la riforma non promuoveva sufficientemente gli studi tecnico-scientifici e non prevedeva percorsi adatti per formare lavoratori qualificati.
Effetti della riforma:
La Riforma Gentile ha avuto una forte influenza sul sistema educativo italiano, soprattutto nel mantenere il liceo classico come percorso educativo di massimo prestigio. Alcune delle sue disposizioni sono state modificate nel tempo, ma la sua impostazione generale è rimasta influente nel sistema scolastico italiano per decenni.